manga – KAREI NARU SHOKUTAKU (Addicted to Curry) – di Kazuki Funatsu

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Scheda a cura di Wizard09.

SCHEDA

Titolo originale: Karei Naru Shokutaku – (華麗なる食卓)
Traduzione letterale: Dipendente dal curry
Titolo internazionale: Addicted to Curry – Curry naru Shokutaku
Autore: Kazuki Funatsu
Genere: commedia, ecchi, cucina
Target: seinen
Rating: consigliato ad un pubblico maturo
Anno di pubblicazione in Giappone: pubblicato sulla rivista Weekly Jung Jump dal 2001 al 2012
Casa Editrice giapponese: Shueisha
Volumi: 49 (concluso)

In Italia: inedito

TRAMA

Yui Sonezaki è una ragazza liceale la cui famiglia gestisce un ristorante di curry, la “Curry House Cooking Ganesha”. Purtroppo il ristorante sta fallendo poiché il padre Soichiro -titolare, chef del ristorante, nonché unico cuoco- è partito per un viaggio alla scoperta del curry, lasciando la figlia sola.
Durante il rientro da scuola, Yui soccorre in maniera piuttosto bislacca quello che pare un senzatetto. Il ragazzo si chiama Koenji Makito e sta cercando proprio il padre della ragazza, con il quale ha un debito di gratitudine.
Aspettando il ritorno dell’uomo, Makito decide di aiutare la ragazza a riavviare il locale, rivelandosi inaspettatamente un cuoco eccellente.

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Wizard09
Super
5 anni fa

Girovagando su vari siti alla ricerca di un manga che non sia la classica storia di combattimenti o i soliti drammi amorosi adolescenziali, mi imbatto in questo titolo quasi per caso. La sinossi lascia intendere che si tratti di una storia interessante che possa insegnare a cucinare con il curry, cosa che io amo alla follia. Purtroppo la storia si é rivelata diversa dalle mie aspettative. Cioé pensavo che venissero mostrate le difficoltà di gestire un ristorante, magari anche delle gare o manifestazioni culinarie, insomma contenuti un po’ sulla falsa riga di Bakuman o Silver Spoon. Invece questo manga é fanservice allo stato puro soprattutto inopportuno.
Partiamo con la protagonista femminile: piagnucolona, goffa, imbranata ai fornelli, sdolcinata e dimostra grinta solo quando picchia Makito intento a sbirciarle le mutandine (che stranamente non sono bianche, ma colorate e variopinte!). Il protagonista maschile ricorda un po’ Ryo Saeba: genio in quello che fa, capace nei momenti difficili di sopportare di tutto, ma é anche il classico maniaco che sbircia mutandine, si mette in testa l’intimo e guarda attraverso le porte del bagno. La cosa che mi lascia sconcertato é che fa le sortite notturne nella camera di una ragazza minorenne, la figlia di colui che lo ha aiutato! Ma tanto lei é pronto sempre a giustificarlo apparendo ai suoi occhi come un angelo ammiccante.
Sorvolando sull’idiozia dei protagonisti, possiamo trovare personaggi assurdi e con storie al limite dell’incredibile. Si perché come in molti franchise di successo, se si tratta di un gioco di carte o di trottole, tutto il mondo girerà attorno a quel prodotto. Quindi troveremo ristoranti di curry ovunque, yakuza che vogliono estendere il loro dominio assorbendo questi ristoranti, gare di curry per decidere le sorti del proprio esercizio, cuochi piromani che maneggiano i coltelli come Zoro Rolonoa, ecc… Poi ci sono i casi dove il curry diventa l’arma per: risolvere casi di stalking, sventare rapimenti con incaprettamenti che manco Anastasia Steele di “cinquanta sfumature”, ricucire i rapporti di famiglia, aiutare ad avere piú fiducia in se stessi, negli altri o far capire ai cattivi di turno di stare sbagliando. Fra scene assurde e pin-up degne di Goldenboy, viene spiegata l’importanza dell’amore per la cucina.
Gia… l’amore… ecco, questa forse è la cosa che ho detestato di piú di questo manga. Da ex cuoco mi sono soffermato piú volte sul significato del mio vecchio mestiere, soprattutto dopo l’avvento di tutti questi Talent Show di cucina con i vari cuochi stellati. Saper far da mangiare, saper cucinare e sapere fare il cuoco sono cose differenti. In questo manga si trasmette la convinzione che se hai passione e sai far felici i clienti puoi anche soprassedere se uno non segue le regole. Difatti il protagonista non solo si prende delle libertà con i clienti, ma va in bagno con il grembiule di lavoro, fa le pulizie mentre cucina e altre cose che HCCP levati! Quando gli viene fatto notare da un giovane aiutante neofita, la protagonista giustifica Koenji appunto con il discorso della passione. Ma la differenza sostanziale fra cuoco e uno che cucina è proprio questa, quindi il messaggio che passa è completamente sbagliato. Infatti se ami il curry lo devi cucinare anche nel rispetto delle regole igenico-sanitarie.
Questo manga é considerato un Seinen eppure é stato pubblicato su una rivista per ragazzi. Non parlo solo dei riferimenti sessuali ma anche del linguaggio volgare e scurrile. Koenji spia un’amica di Yui mentra fa la doccia. Lei gli tira giustamente un bel pugno sul naso. Lui le da gratuitamente della t**ia! Spero che siano licenze di chi si è occupato di tradurre, altrimenti non mi spiego come una serie di questi contenuti sia stata serializzata su Young Jump! Vorrei infine spendere due parole sul disegno. Lo trovo spigoloso e datato e in alcune scene anche bruttino, ma in generale migliora con l’avanzare della storia.
In definitiva? Avrei preferito che avessero sprecato la carta per un bel ricettario illustrato a tema curry. Gli unici due aspetti positivi di questa serie sono proprio le ricette illustrate e le spiegazioni sulle combinazioni di alimenti, spezie, carni ed erbe. La storia invece é talmente banale che non ti fa venire nemmeno voglia di scoprire che fine ha fatto il padre di Yui ed il suo collegamento con Koenji.

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