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A cura di Dana

SCHEDA

Titolo originale: Dragonaut – The Resonance – (ドラゴノーツ -ザ・レゾナンス-)
Titolo internazionale: Dragonaut – The Resonance
Genere: serie tv – azione, fantascienza, mecha, sentimentale
Rating: pubblico maturo
Numero episodi: 25 (concluso)
Anno di uscita in Giappone: 2007
Rete tv giapponese: TV Tokyo
Tratto: serie originale

Regista: Manabu Ono
Character design: Makoto Uno
Mechanical design: Junya Ishigaki
Musiche: Kousuke Yamashita
Studio di animazione: Gonzo

In Italia: inedito

Sigle:
Sigla iniziale:
“Perfect blue” di Jazzin’ park feat. Atsumi
Sigle finali:
1 – “Rain Of Love” di Yukari Fukui (eps 1-13)
2 – “Fight or Flight” di Yu Kobayashi (eps 14- 24)
3 – “Perfect blue” di Jazzin’ park feat. Atsumi (ep 25)

TRAMA

Jin Kamishima saluta il suo amico del cuore e, con la famiglia, s’imbarca sullo shuttle che lo porterà sulla luna. Lo shuttle si libra nel cielo, ma un istante dopo qualcosa proveniente dello spazio lo colpisce e lo fa esplodere.
Tra i rottami e le fiamme, il giovane viene salvato da una misteriosa fanciulla dai capelli rossi.
Passano tre anni e i due si rincontrano, ma….

Grandi draghi porteranno alla Terra la distruzione definitiva… o forse l’ultima salvezza.

IMMAGINI clicca per ingrandire

DOPPIATORI

PERSONAGGI – DOPPIATORI ORIGINALI
Jin Kamishina – Daisuke Ono
Toa – Minori Chihara
Garnet McLane – Aya Hirano
Amadeus – Eiji Maruyama
Keiichi Amagi – Eiji Miyashita
Gio – Junichi Suwabe
Ashim Jamal – Mamoru Miyano
Akira Souya – Miyuki Sawashiro
Laura – Miyuki Sawashiro
Jacqueline Baumgold – Nana Mizuki
Itsuki Habaragi – Ryoko Ono
Otohime – Ryoko Ono
Widow – Saeko Chiba
Lina Cromwell – Takuma Takewaka
Kazuki Tachibana – Tetsuya Kakihara
Howlingstar – Tomokazu Sugita
Makina – Yuko Goto
Megumi Jingji – Chise Nakamura
Kyrill Georgief – Cho
Nanami Hoshi – Eri Sendai
Kasuga Nozaki – Hozumi Gôda
Sakaki Beisel – Jouji Nakata

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2 Commenti
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FrAKKia
Super
9 anni fa

Trama voto 7

L’anime parla di Kamishina Jin, unico sopravvissuto di un incidente aereo (non propriamente aereo, dato che si trattava di una sorta di shuttle che doveva andare sulla Luna) causato, almeno in apparenza, da un errore del pilota, cioè suo padre. Da dopo l’incidente, in cui, oltre al padre, sono morte la madre e la sorella, Jin entra in una fase depressiva che durerà fino a quando non verrà coinvolto nelle operazioni dell’ISDA, un’associazione che crea artificialmente dragoni che, legandosi a un essere umano, possono assumere aspetto umano. Lo scopo dell’ISDA è quello di prevenire/contrastare le azioni di Thanatos, un pianeta vivente che ha distrutto Plutone, sostituendolo nella sua orbita, e ha spedito sulla Terra i tre dragoni originali.
La narrazione si può definire divisa in archi narrativi che, presi a sé stanti, non sono male, ma nel complesso si avvertono, ogni tanto, alcune forzature nello sviluppo della trama e in certi avvenimenti.

Disegni 6
Disegni orribili.. ma è il modo di usare la computer grafica? …

Considerazioni finali
Anime per coloro che amano la fantascienza, io mi sono annoiato parecchio
voto finale 6

Marichan
Staff
Nobile
11 anni fa

– commento di Dana –

Ma secondo voi cos’è un ALBUM?
E un COMMUNICATOR?
Credevo di saperlo prima di vedere Dragonaut. Ecco, allora guardate questa bellissima serie e capirete che per certe parole i significati sono davvero infiniti!

Per chi ama i draghi e le donne dai grandi seni, questo è l’anime giusto.
Ecco, a dir la verità questa cosa delle tette smisurate non la capisco: l’anime è veramente un buon prodotto, curato nei particolari, con una buona animazione, una trama svolta in maniera accurata e dei personaggi veramente interessanti.
Non c’è nulla di sterotipato in Dragonaut.
Ma la scelta di dotare alcuni personaggi femminili di un seno a dir poco spropositato resta per me un mistero incomprensibile. Più che sensuale, diventa un elemento comico. Anche perchè le tette giganti sono talmente ingombranti, che ci si chiede come possono queste esili fanciulle muoversi e combattere!

Comunque è un anime che vale la pena di vedere, anche se devo dire che all’inizio il character dei personaggi, eccessivamente spigolosi e un po’ bidimensionali, non mi attirava molto.

Mi piacciono molto anche le sigle.

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