anime – LE ROSE DI VERSAILLES: LADY OSCAR – di Ai Yoshimura

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Scheda a cura di Marichan.

SCHEDA

Titolo originale: Versailles no Bara Movie – Gekijou Versailles no Bara – (ベルサイユのばら)
Titolo internazionale: The Rose of Versailles Movie
Genere: film d’animazione – musical, storico, drammatico, sentimentale
Target: shoujo
Rating: consigliato ad un pubblico maturo (+ 13 anni)
Durata: 1 ora e 54 minuti
Anno di uscita in Giappone: 31 Gennaio 2025
Tratto: manga di Riyoko Ikeda

Director: Ai Yoshimura
Unit Director: Aiko Wakatsuki, Chie Yamashiro, Hajime Ōtani, Kaori Makita, Masami Shimoda, Michiru Itabisashi, Nobuyoshi Arai, Seimei Kidokoro, Shingo Uchida, Shinobu Sasaki, Tomoko Hiramuki, Yūichi Abe
Script: Tomoko Konparu
Character design: Mariko Oka
Music: Hiroyuki Sawano, Kohta Yamamoto
Studios: Mappa

Titolo in Italia: Le Rose di Versailles: Lady Oscar
Anno di pubblicazione in Italia: 30 Aprile 2025
Trasmissione tv: no
Trasmissione tv online: Netflix, anche doppiato in italiano
Censura: no
Edizione italiana: Netflix Italia (solo streaming)

Sigle:
Opening
“The Rose of Versailles” by Miyuki Sawashiro, Aya Hirano, Toshiyuki Toyonaga and Kazuki Katō
Ending
“Versailles” by Ayaka

Trailer

TRAMA

Maggio 1770. La principessa austriaca Maria Antonietta entra trionfalmente a Parigi per sposare il principe francese Luigi. Rimane colpita da una delle guardie a cavallo del suo corteo, ovvero Oscar. Ultima figlia della casata Jarjayes, il padre ha deciso di crescerla come un uomo. Due splendide rose nella reggia di Versailles, che però andranno incontro a numerose prove ed a una rivoluzione.
Il film è un musical, cioè con le canzoni (e ce ne sono ben 15) che fanno parte della trama e spiegano i sentimenti dei personaggi. In Italia le canzoni sono state lasciate in originale con sottotitoli in italiano (anche con il doppiaggio).

IMMAGINI clicca per ingrandire

DOPPIATORI

Doppiaggio Italiano e Sonorizzazione – CDC SEFIT GROUP
Direzione del doppiaggio – Paola Majano
Dialoghi italiani – Anaïs Pain
Doppiatori italiani
Oscar François de Jarjayes – Margherita De Risi
Maria Antonietta – Martina Felli
André Grandier – Andrea Oldani
Hans Axel von Fersen – Manuel Meli
Alain de Soissons – Emanuele Ruzza
Florian de Gerodelle – Gabriele Vender
Luigi XVI – Simone Veltroni
Generale de Jarjayes – Andrea Lavagnino
Luigi XV – Saverio Indrio
Bernard Chatelet – Mattia Gajani Billi
Narratrice – Giò Giò Rapattoni

Doppiatori giapponesi
Miyuki Sawashiro – Oscar François de Jarjayes
Aya Hirano – Marie Antoinette
Toshiyuki Toyonaga – André Grandier
Kazuki Katō – Hans Axel von Fersen

OPERE RELATIVE

Manga
Lady Oscar – Le Rose di Versailles – opera capostipite
Lady Oscar – Le storie gotiche  – spinoff
Lady Oscar Kids – spinoff comico
Eroica – la gloria di Napoleone – sequel

Anime
Lady Oscar – Le rose di Versailles – serie tv

Film live
Lady Oscar – film live action

Romanzi
Lady Oscar – romanzi italiani

LINK inerenti alla serie

Materiale su “Lady Oscar” presente sul sito:

Altre opere di Ai Yoshimura presenti sul sito:

RECENSIONI

1 Commento
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Wizard09
Jonin
16 giorni fa

Cosa potrei dire sul nuovo film musical di Le Rose di Versailles-lady Oscar? Tanto per cominciare che la grafica colorata, luccicosa, con uno stile che rievoca le tavole del manga originale, non sono servite a distogliermi dal fatto che si tratti di un prodotto inutile.
Praticamente si tratta di un riassunto, ed era ovvio, poiché la storia del manga non si sarebbe potuta riassumere tutta in meno di due ore. Questo ha comportato ha un taglio netto, brutale, inesorabile, di alcuni personaggi fra cui: la mia adorata contessa Du Barry, il conte di Mercy, Maria Teresa d’Austria, la contessa di Polignac e sua figlia Charlotte, Jeanne Valois con suo marito Nicolas de La Motte, l’arcivescovo di Rohan e il Cavaliere Nero. Persino Rosalie non ha avuto molta fortuna, apparendo fugacemente e senza nemmeno essere menzionata, in un contesto completamente diverso da come l’abbiamo conosciuta.
La mancanza di tutti questi personaggi, ha portato non solo alla cancellazione dei loro archi narrativi, ma ha tolto profondità ai soli quattro protagonisti: Oscar, Andrè, Fersen e Antonietta, che hanno lo spessore che avrebbero in una blanda fan fiction a tema.
Gli intermezzi musicali con relative sequenze animate, possono ricordare le sigle di apertura e di chiusura di un anime e devo dire che dal punto di vista qualitativo non c’è assolutamente male. Tuttavia, a volte, queste canzoni possono sembrare fuori posto, prendendosi la responsabilità di narrare degli eventi con una serie di immagini di pochi secondi.
Tornando alla narrazione, questa è talmente piena di transizioni così rapide e nette, che sembrano una serie di eventi tagliati ed incollati assieme. Tutto quello che succede fra di esse: eventi, riflessioni e dialoghi, venivano tagliati del tutto o quasi. Questo secondo me è il motivo per cui i protagonisti sembrano distaccati e poco approfonditi. In merito a questo, c’è un punto nella sigla di apertura dove di vede una Oscar, versione marionetta, in un teatrino, ecco sembra una sua parodia in questo film.
La scena che mi ha fatto più rodere il fegato, è stata quando Oscar, dopo essere stata a casa di Fersen, a sorbirsi il suo breve struggimento amoroso per la regina, si presentò a Versailles vestita da donna. Per via delle transizioni di questo film però, sostanzialmente non si capisce il perché lo faccia.
La scena la conosciamo tutti ormai, con la differenza che in questa versione non traspaiono pienamente i sentimenti di Fersen e Oscar (difatti manca tutto il retroscena con la vestizione).
I due cominciano a ballare, inizia uno stacco musicale in stile “ending da shojo anime”, con un sacco di piccole immagini di pochi secondi, narranti la conclusione del ballo e l’abbandono di Oscar dalla scena. Chi ha visto l’anime originale capisce che cosa è successo, mentre chi invece vuole approcciarsi al Lady Oscar attraverso questo film, non capirà che cosa è successo o solo parzialmente.
Ma anche la scena dell’avvelenamento, che dire manca buona parte dello struggimento e la disperazione di Andrè a causa del gesto che stava per compiere. Nel film viene ridotto tutto a: leggo la Nuova Eloisa, penso a un omicidio/suicidio. Una scena che ho visto criticata qua e la sui social.
-Ma sì, facciamo un film riassunto delle Rose di Versailles, poi i pezzi che mancano i fan storici della serie li conoscono già! – Secondo me è stato il ragionamento alla base del film.
Se non ricordo male, fu l’autrice a scegliere lo stile di questo film, in quanto appassionata di questo genere di musical. Tuttavia, ricordo che si è parlato di una fedeltà al manga che la serie animata del 1979 non aveva.
Se non trasporre buona parte della storia, togliere un sacco di personaggi importanti, modificare gli eventi per colmare i tagli fatti, significa essere fedeli al manga non so che dire.

Concludo dicendo che praticamente questo film è stato fatto con il pensiero che lo avrebbero guardato soltanto i fan della serie. Personalmente non credo che la gente sentisse così tanto l’impellente “bisogno di Oscar”, avrei preferito piuttosto una nuova riedizione di lusso del manga o al limite una miniserie OAV.

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