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A cura di Marichan e Fabio

SCHEDA

Titolo originale: Nana – (ナナ)
con il sottotitolo “Dreamy & Hopeful Life in Tokyo” fino al numero 7, dal 8 in poi il sottotitolo è cambiato in “To the Dream to You”.
Titolo internazionale: Nana
Autrice: Ai Yazawa
Genere: josei – drammatico, sentimentale, slice of life, musica
Rating: consigliato ad un pubblico adulto
Anno di pubblicazione in Giappone: 2000 – in corso?
Casa Editrice giapponese: Shueisha
Volumi: 21 (in corso?) purtroppo il manga è fermo dal 2009 a causa delle condizioni di salute dell’autrice. In seguito è uscito del materiale su rivista, ma nessun nuovo volume monografico fino ad ora.

Titolo in Italia: Nana
Traduzione: Claudia Baglini
Anno di pubblicazione in Italia: 2002 – in corso?
Casa Editrice italiana: Planet Manga, in tre edizioni.
– Nella prima ogni numero è circa la metà di uno giapponese (circa 100 pagine) a 2,00 euro.
– Seconda edizione “Nana Collection” che è, per pagine, uguale all’originale giapponese (circa 200) con sovracopertina.
– Reloaded Edition (uscita nel 2019) nuova edizione di grande formato
Volumi: 42 (prima edizione), 21 (seconda edizione e reloaded)

TRAMA

Due ragazze, due vite, caratteri e obiettivi completamente diversi, ma con lo stesso nome ed età.
Nana Komatsu vive una città in montagna, è all’ultimo anno delle superiori, ed il suo obiettivo più importante è… trovare un fidanzato! Nonostante s’innamori spesso, colleziona molte delusioni, in ultimo una lunga storia con un uomo sposato, che l’ha lasciata improvvisamente su due piedi.
Nana Osaki vive in una città sul mare, dove nevica spesso. Dopo un passato doloroso, convive con un ragazzo di nome Ren, bassista del gruppo punk dove canta (i Black Stones, detti anche “Blast”) sperando, un giorno, di incidere un cd e di farsi conoscere al grande pubblico.

Le due si incontrano a vent’anni, su un treno che le sta portando a Tokyo, meta dei loro sogni e di una nuova vita.
Nana Komatsu per un sogno d’amore insegue Shoji, il suo ultimo ragazzo, che si era trasferito a Tokyo un anno prima per frequentare l’università. Nella nuova città spera di vivere appieno il suo nuovo amore e di diventare indipendente, trovandosi un lavoro e andando a vivere da sola.
Nana Osaki ha visto un anno prima andare via di casa Ren, chiamato a Tokyo per suonare nei Trapnest, gruppo emergente ma molto prommettente. E’ la sua grande occasione per farcela, e Nana, anche se le pesa, non lo ferma o gli chiede di restare, ma decide di non seguirlo, perché vuole andare a cercare la fortuna a Tokyo da sola, quando sarà sicura delle sue capacità di cantante.
Per una serie di motivi finiranno per abitare assieme; e l’inizio di una nuova vita nella capitale ha inizio!

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I SEX PISTOLS

A cura di Fabio.

In “Nana” vengono spessissimo citati i Sex Pistols, famosa e alternativa band che ha inventato il genere punk… vogliamo conoscerli meglio?
Corre l’anno 1975 quando Steve Jones con una chitarra, Paul Cook con una batteria, Glen Matlock con un basso, assoldano John Lydon, detto Johnny Rotten, per cantare nei Sex Pistols.
La loro prima esibizione dal vivo, in un locale di Londra, viene interrotta dopo poche canzoni a causa dell’eccessivo rumore prodotto dalla band ma, nonostante questa prima battuta d’arresto, i quattro non si fermano e continuano a suonare in vari locali, causando ovunque risse tra il pubblico.
Grazie al loro ‘rumore’ vengono notati anche dall’ambiente discografico: nel 1976 hanno il loro primo contratto ed escono col primo, devastante singolo: ‘Anarchy in the U.K.’, che diventa in breve l’inno di una generazione di ribelli con la cresta, i punk.
Dopo un turbine di concerti sempre più rumorosi, in cui il pubblico invece di ascoltare passivo o ballare, si agita: creando così il ‘pogo’.
Nel 1977 Matlock lascia il posto al giovane John Simon Ritchie, detto Sid Vicious, che dà alla punk band l’aspetto definitivo e la fama che le spetta.
Sid è giovane ma ha le idee chiare, più o meno: sa di essere il più famoso bassista della sua epoca e, fidanzatosi con la groupie Nancy Spungen (scaricata dagli altri Pistols) cade nel vortice dell’eroina, tentando di aderire al mito ‘sesso droga e rock’n’roll’.
In quel mitico anno i Sex pubblicano ‘God save the Queen’, dissacrante anatema in occasione dei festeggiamenti per la Regina, e non si negano neanche un concerto su un battello che solca il Tamigi.
Alla fine del ’77 i quattro escono con il loro primo attesissimo album: ‘Never mind the bollocks: here’s the Sex Pistols’ che, manco a dirlo, ancora oggi è il vero manifesto del punk.
Intanto Rotten è sempre più ingovernabile e, dopo un non fortunato tour americano, lascia la band, causando la morte dei Sex Pistols.
Sid è invece ormai schiavo dell’eroina e, quando non suona con gruppetti di fortuna, è impeganto alla ricerca di soldi o roba.
Nel 1978 viene arrestato con l’accusa di aver accoltellato Nancy in un hotel di N.Y., anche se lui non ricorda molto dell’accaduto, a causa della droga.
Il 2 Febbraio 1979 Sid muore di overdose (anche sua madre morirà di overdose).
I Pistols, con un solo album, hanno creato il punk e dato origine ad una folta schiera di band che ancora oggi, con riff distorti e liriche dirette, onora la loro memoria.

OPERE RELATIVE

Anime
Nana – serie tv di 47 puntate

Live action
Nana – live action uscito nel 2005
– Nana 2 – uscito nel 2006

Videogames
Nana

LINK inerenti alla serie

Materiale su “Nana” presente sul sito:

Altre opere di Ai Yazawa presenti sul sito:

RECENSIONI

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1 Commento
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junko ko.
junko ko.
Super
11 anni fa

Ho già visto l’anime, e ora sto leggendo il manga. Per ora sono arrivata al volume 13 e devo dire che non c’è differenza tra il manga e l’anime, perchè il tratto della Yazawa è stato riprodotto benissimo nella serie animata, i dialoghi sono gli stessi e addirittura i vestiti e le acconciature sono uguali!! L’anime mi era piaciuto molto, cioè mentre lo guardavo, puntata per puntata, ma il finale mi aveva lasciata un pò così… ma ho poi scoperto che c’era il barbatrucco!!! L’opera è incompleta e non esiste nana 2!! allora sto leggendo il manga e per ora sono soddisfatta! vedremo!!! comunque opera bella, è da guardare!

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