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A cura di Dana

SCHEDA

Titolo originale: Nana
Titolo internazionale: Nana
Genere: serie tv – josei, drammatico, musica, sentimentale
Rating: consigliato ad un pubblico adulto
Numero episodi: 47 (concluso)
Anno di uscita in Giappone: 2006
Tratto: dal manga “Nana” di Ai Yazawa

Director: Morio Asaka
Character design: Kinuhiko Hamada
Music: Tomoki Hasegawa
Studios: Madhouse

Titolo in Italia: Nana
Anno di pubblicazione in Italia: 2007
Trasmissione in tv: MTV – Rai4
Censura nella trasmissione televisiva: sì, la versione televisiva è stata leggermente censurata in alcune scene e dialoghi; la versione in dvd è, invece, completamente integrale.
Edizione italiana italiana: Edito in Dvd, in cofanetti speciali, dalla Dynit.
Streaming: disponibile in visione gratuita e legale sul sito VVVVID sia in versione doppiata che sottotitolata (integrale).

Sigle:

Sigle iniziali
1 – “Rose” di Anna Tsuchiya (voce, nella parti cantate, di Nana Osaki) – (episodi 1 – 22)
2 – “Wish” di Olivia (voce, nelle parti cantate, di Reira) – (episodi 23 – 36)
3 – “Lucy” di Anna Tsuchiya – (episodi 37 – 47)

Sigle finali
1 – “A little pain” di Olivia (episodi 1 – 8, 10 – 18)
2 – “Rose” di Anna Tsuchiya (episodio 9)
3 – “Starless Night” di Olivia (episodi 19 – 29)
4 – “Kuroi Namida” di Anna Tsuchiya (episodi 30 – 40)
5 – “Winter Sleep” di Olivia (episodi 41 – 44)
6 – “Stand By Me” di Anna Tsuchiya (episodi 45 – 47)

TRAMA

Due ragazze si incontrano in treno; sono dirette a Tokyo.
Hanno lo stesso nome, la stessa età, ma caratteri e sogni completamente diversi. E il destino ha in serbo per loro qualcosa di speciale.
Nana Komatsu per un sogno d’amore insegue Shoji, il suo ultimo ragazzo, che si era trasferito a Tokyo un anno prima per frequentare l’università. Nella nuova città spera di vivere appieno il suo nuovo amore e di diventare indipendente, trovandosi un lavoro e andando a vivere da sola.
Nana Osaki ha visto un anno prima andare via di casa Ren, chiamato a Tokyo per suonare nei Trapnest, gruppo emergente ma molto prommettente. E’ la sua grande occasione per farcela, e Nana, anche se le pesa, non lo ferma o gli chiede di restare, ma decide di non seguirlo, perché vuole andare a cercare la fortuna a Tokyo da sola, quando sarà sicura delle sue capacità di cantante.

Per una serie di motivi finiranno per abitare assieme… e l’inizio di una nuova vita nella capitale ha inizio!

IMMAGINI clicca per ingrandire

DOPPIATORI

PERSONAGGI
DOPPIATORI ORIGINALI
DOPPIATORI ITALIANI
Nana “Hachi” Komatsu
Kaori
Federica De Bortoli
Nana Osaki
Romi Paku (parlato)
Anna Tsuchiya (canto)
Selvaggia Quattrini (parlato)
Ren Honjo
Hidenobu Kiuchi
Simone D’Andrea
Nobuo “Nobu” Terashima
Tomokazu Seki
Stefano Brusa
Yasushi “Yasu” Takagi
Yoshihisa Kawahara
Riccardo Lombardo
Shinichi “Shin” Okazaki
Akira Ishida
Daniele Raffaeli
Takumi Ichinose
Toshiyuki Morikawa
Oreste Baldini
Reira Serizawa
Aya Hirano (parlato)
Olivia (canto)
Domitilla D’Amico (parlato)
Naoki Fujieda
Anri Katsu
Davide Perino
Shoji Endo
Hiroki Takahashi
Stefano Crescentini
Sachiko Kawamura
Megumi Kojima
Patrizia Mottola
Junko Saotome
Takako Honda
Olivia Manescalzi
Kyosuke Takakura
Junichi Suwabe
Alessandro Rigotti
Misato Uehara
Mika Kanai
Valentina Favazza
Koichi Sato
Keisuke Fujii
Alberto Hoiss
Takashi Asano
Hideyuki Tanaka
Giuliano Bonetto
Mizukoshi
Kenji Hamada
Marco De Risi
Ando
Kenichi Ogata
Domenico Crescentini
Yokoi (eps 1, 6, 7)
Jin Horikawa
Daniele Barcaroli

OPERE RELATIVE

Manga
Nana – opera capostipite

Anime
Nana serie tv

Live action
Nana The Movie film live
– Nana 2 – film live

Videogiochi
Nana videogames

LINK inerenti alla serie

Materiale su “Nana” presente sul sito:

Altre opere di Morio Asaka presenti sul sito:

RECENSIONI

4 Commenti
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YuiHimawari
YuiHimawari
Jonin
3 anni fa

Ho rivisto l’anime di “Nana” da poco, e devo dire che mi ha emozionato come la prima volta (anche se rimane l’amaro per l’assenza di un vero finale). Il cartone segue molto fedelmente le vicende dei personaggi presentati nel manga, riuscendo a rendere perfettamente le caratteristiche e i sentimenti dei personaggi creati da Ai Yazawa.
I fondali sono splendidi: disegnati al computer con una grafica netta, eppure anche sfumata, con un effetto di tridimensionalità che colpisce l’occhio. Anche i colori si armonizzano perfettamente, creando una atmosfera delicata, intensa a volte. Si può veramente dire che i fondali in armonia con lo stato d’animo dei personaggi. Quando Hachi pensa e immagina di parlare con la coinquilina, l’angolo con le panche e il tavolo costruito da Nana si sfumano delicatamente, facendo apparire quasi un’illusione.
Purtroppo i personaggi, pur rispondendo esteticamente ai disegni della Yazawa, hanno perso la dolcezza insita negli sguardi, la morbidezza, di una ciocca di capelli, di un sorriso. Questa strana rigidità li rende meno belli, quasi freddi.
Peccato perchè anche il doppiaggio era perfetto. Stupenda la colonna sonora.

junko ko.
junko ko.
Jonin
11 anni fa

no, no, no!!! junko, cosa hai scritto l’anno scorso?? dei tuoi problemi con le scale delle note per colpa di Olivia??
cielo… Nana merita un discorso più ampio, un discorso più dignitoso!!!
quindi io direi di ricominciare: dimentichiamo do re mi, il brodo di giuggiole e tutte le altre sciocchezze -.-

STORIA DELL’ ORSO
cosa mi ha spinta a guardare quest’opera?? ovviamente la sua fama e i mille giudizi positivi relativi a questo anime. mi affascinava il fatto che si trattasse di un’opera matura con una trama che, per le mie conoscenze dell’epoca, sembrava più che originale.
tuttavia non immaginavo nemmeno lontanamente cosa Nana fosse in realtà…

COMMENTO GENERALE
Marmalade Boy, Wedding peach, Lovely Complex, Karekano, Kimi ni todoke. questi erano gli anime che avevo visto fino a quel momento. Nana dunque era solamente la sesta opera. forse non ero ancora pronta, in ogni caso mi aveva spiazzata. la trama non era troppo contorta, le situazioni erano chiare e venivano presentate nude e crude, così com’erano. niente fronzoli, solo la verità, solo i pensieri e i problemi dei personaggi. ma il fatto che una trama sia abbastanza semplice non significa che sia facile da accettare. è inutile definire Nana uno shoujo(grazie bazar per aver scritto josei :D) o una “soap opera”, perchè il mondo di Patty e Nana sono due cose ben diverse, perchè per quante serie possano esserci, per quante volte quella insulsa possa piangere gridando ai quattro venti “Mathias!! Mathias”, non raggiungerebbe la profondità e ciò che può trasmettere Nana in alcuni secondi di un qualsiasi episodio!!
inoltre Nana, forse, non è solo un’ anime o un manga, ma è un urlo, è ricordare al mondo che anche noi esistiamo, è il desiderio soffocante di essere amata, di realizzare il proprio sogno, di dimostrare al mondo di essere in grado di combinare qualcosa di buono, per dimostrare a tutti di potercela fare, da sola, senza Ren, sensa Shoji, senza Junko o senza Yasu.
Nana è una generazione intera di ragazzi che forse credeva ancora nel futuro, una generazione ancora lontana dalla crisi e dai casini di questo ultimo periodo, una generazione che forse è differente dalla mia e che, dunque, non riesco a capire fino in fondo. Infatti sono la prima a dire che la trama di quest’opera, pur essendo più che apprezzabile, non è credibile, nel senso che la storia non corrisponde alla realtà con la faccenda delle band, ecc., o almeno, questo è quello che penso io, fanciulla nata negli anni ’90. insomma, dal mio punto di vista l’ incontro tra Nana e Takumi, per esempio, non è altro che una delle tante coincidenze fortunate/sfortunate presenti in tutti i film/anime/libri, ecc.. ad ogni modo non cambia nulla, perchè la trama è solo il mezzo con cui presentare le varie situazioni e i sentimenti che emergono da queste. infatti non era insolito, mentre guardavo quest’opera, provare tristezza, sconforto, schifo, tanto era vero quello che vedevo… più volte gli episodi mi hanno lasciato l’amaro in bocca e mi hanno portato a chiedermi seriamente se davvero tutti noi siamo così. ma d’altronde la vita non è tutta rosa e fiori, nel mondo non c’è solo il sole,i sorrisi e i veri amici. la realtà è ben diversa da come certe opere (di qualsiasi tipo) la mostrano.
non si può dire nulla, se non che in Nana questo aspetto è stato reso bene, per questo motivo le parolacce che ci sono non danno fastidio, per questo le scene di sesso e nudo (capirai poi…) sono fondamentali e sono parte integrante della storia.
oddio!! sembra che io adori Nana!! in realtà non è proprio così. alla fine a quest’opera darei solo 7,5. come si spiega tutto questo?? la verità è che queste forti emozioni e tutto il resto sono legati ai singoli episodi, ma il finale (se così si può definire) non mi ha lasciato nulla. imperterrita continuavo disperatamente a cercare quel maledetto episodio 48, per scoprire a malincuore che quello che avevo finito di vedere era la conclusione di Nana, che però non aveva concluso proprio un bel niente!!!
quindi si può dire semplicemente bello, bellissimo, straordinario il “durante”, ma il finale proprio no…

PERSONAGGI
i personaggi possono essere definiti spettacolari nella loro complessità e nella psicologia. alla fine dell’opera sai praticamente tutto di loro, dal momento che hai conosciuto la loro storia e hai imparato ad amarli e ad odiarli. sono persone abbastanza reali, le quali sembrano mettere in luce quelli che sono i lati più scomodi della natura umana.
i personaggi che più ho apprezzato sono stati Shin per la sua particolarità, Junko (ma non mi dire?? XD) per la grande donna che si rivela e soprattutto Hachi, per la scelta fatta verso la fine della serie, scelta che ha ribaltato completamente il giudizio che avevo nei suoi confronti. evidentemente non era solo una stupida per nulla responsabile…

CHARACTER DESIGN
il tratto imita quasi perfettamente quello della Ai Yazawa, anche se non c’è la stessa cura maniacale soprattutto per quanto riguarda i dettagli dei vestiti e gli accessori. in ogni caso è piacevole con fondali discreti e corpi abbastanza proporzionati (che, sono tutte anoressiche?? O.O), ma con visi molto espressivi. non ti dimentichi più gli occhi di Nana quando Ren le dice “sentiti libera di vivere come preferisci”, l’espressione di Hachi quando Shoji dice “è la mia ragazza”, anche questi imprimono nel cuore ciò che traspare da quest’ opera, anche questi sono fondamentali per sentirsi coinvolto nelle vicende.

MUSICHE
ne ho già parlato nella sezione apposita, dunque ribadirò velocemente il concetto. la colonna sonora di Nana è una delle più belle che abbia sentito, con musiche stupende, efficaci, che riescono ad accompagnare bene le varie scene e i vari momenti. meravigliose le opening e le ending di Anna e Olivia.

RASSICURIAMO IL BAZAR…
ora basta, ho finito: sono abbastanza soddisfatta, quindi non ci sarà un terzo mio commento su questa opera XD

Ranma Saotome
Ranma Saotome
Chunin
11 anni fa

Anime davvero molto bello. Inizialmente l’avevo sottovalutato perché la trama mi sembrava poco interessante e i personaggi rockettari, fumatori e pieni di orecchini mi stavano antipatici, prima di vedere nana il rock in generale non mi interessava e non era un genere che mi appassionava… non che ora mi interessi più di tanto, però è grazie a quest’anime che mi ci sono avvicinato, le canzoni sono bellissime! XD
L’unica cosa è che non credo mi verrà mai la voglia di riguardarlo! Anche se mi è piaciuto molto lo trovo troppo pesante e struggente, preferisco le cose allegre! XD

junko ko.
junko ko.
Jonin
12 anni fa

ho già scritto un commento sulla recensione del manga, ma rileggendo quella dell’anime ieri mi sono venute in mente altre cose!!! ripeto: è molto bello e ben fatto. nana non è uno degli anime più belli che ho visto, ma è comunque un’opera molto originale ed emozionante. sul fatto che sia credibile, ho i miei dubbi, perchè la storia delle band ecc è un pò eccessiva, ma i sentimenti che emergono sono più che veri e reali!!!
però a nana sono legata per altri motivi… forse perchè trovo in una sola opera alcuni dei miei dippiatori intaliani preferiti come federica de bortoli, daniele raffaeli,domitilla d’amico, ma soprattutto SIMONE D’ANDREA che interpretato divinamente ren!!!! ogni volta che ren apriva bocca andavo in brodo di giuggiole!!! poi grazie a nana sono venuta a conoscenza di olivia lufkin, la cui voce è stata utilizzata per le parti cantate di reira. inizialmente mi stava un pò antipatica perchè ascoltando la prima ending italiana (starless night) mi ero resa conto che aveva un’ estensione vocale eccezionale e non riuscivo a raggiungere le note più alte (arrivo fino a “tears are falling down” -.-). ma poi ending dopo endng, canzone dopo canzone mi sono appassionata e non ho più smesso di ascoltarla. ora è la mia cantante preferita ma non solo per le sue canzoni!!! infatti è la prima cantante che ai concerti ho visto sbagliare canzone, dimenticarsi le parole, avere la voce che tremava dll’emozione, insomma è vera, è emotiva, è un essere umano e riesce a farti emozionare con la SUA voce!!!

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