Glossario e Classificazione di Manga e Anime

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GLOSSARIO E CLASSIFICAZIONE DEI MANGA E ANIME

In questa pagina troverete una breve spiegazione dei termini e dei generi usati nelle recensioni (e nel sito in generale), che vi introdurranno anche al mondo dell’editoria e animazione giapponese.
Per esempio, lo sapevi che “shounen”, “shoujo” non sono un genere, ma un target di pubblico?

Articolo a cura di Marichan. Se mettete l’articolo su altri siti/social/video potete farlo, ma citate la fonte, visto il tanto lavoro per realizzare questa pagina! Grazie!

Questo articolo ha i seguenti paragrafi (clicca su ognuno per leggerli, o scorri sotto)
TERMINI NEI MANGA
CLASSIFICAZIONE MANGA (e Manhwa) PER TARGET DI PUBBLICO: un errore molto comune…
CURIOSITA’ la classificazione dei MANGA secondo AMAZON GIAPPONESE
TERMINI NEGLI ANIME
CLASSIFICAZIONE E TRASMISSIONE DEGLI DEGLI ANIME altro errore molto comune…
FILM LIVE E DRAMA
ARTBOOK, LIGHT NOVEL, VISUAL NOVEL


– TERMINI NEI MANGA –

MANGA = significa “fumetto” e in Giappone si riferisce in generale a tutte le storie disegnate, a prescindere dal paese di provenienza. Ma in tutto il resto del mondo (Italia compresa) è il termine che identifica il fumetto giapponese.

MANHWA = fumetto coreano (della Corea del Sud). Al contrario dei MANGA viene pubblicato in originale con il nostro stesso senso di lettura, da sinistra verso destra, perché anche in Corea si scrive così. Spesso i termini usati per i manga (shoujo, shounen e altri che troverete poi qua sotto) vengono applicati anche ai manhwa, anche se esistono dei termini appositi in coreano. Questo perchè anche le case editrici coreane editano i fumetti per target di pubblico (vedi sotto).
Ultimamente sono molto popolari i webtoon, fumetti pubblicati solo online e a colori, che hanno le strisce ordinate in verticale, comodi da leggere con i dispositivi elettronici. Alcuni di questi fumetti dopo il successo online vendono editati anche in volumi di carta.

MANHUA = fumetto cinese. Con questo termine vengono chiamati quei fumetti pubblicati in Cina, che rispecchiano i canoni dei manga. Attualmente, la maggior parte è pubblicata soprattutto ad Hong Kong ed in Taiwan, piuttosto che nella Cina continentale.

PUBBLICAZIONE DEI MANGA IN GIAPPONE = Un fumetto prima è pubblicato a puntate su una rivista, al ritmo un episodio per volta (circa 30 pagine, ma dipende). Le riviste possono uscire o settimanalmente o mensilmente. Poi, quando è uscito abbastanza materiale, i fumetti sono raccolto in volumi da collezione (chiamati Tankobon), identici a quelli che poi leggiamo anche in Italia. Su una singola rivista sono pubblicati contemporaneamente più manga. Il numero di pagine e d’opere pubblicate varia da editore a editore, si va da quella di 100 pagine a quelle che superano i 1000, ma anche la qualità di stampa può variare molto.
Nella rivista, oltre ai manga, ci possono essere articoli, poster, gadget in regalo e illustrazioni a colori. A questo proposito, i manga sono per la grande maggioranza in bianco e nero, ma a volte al posto dell’inchiostro nero a volte gli autori usano uno colorato; così ci sono fumetti in bianco e blu, bianco e rosa, ecc. In originale sono pubblicati con senso di lettura da destra verso sinistra (perché in Giappone si scrive così, all’esatto contrario di noi).

– un numero della rivista Shounen Jump –

– CLASSIFICAZIONE MANGA (e Manhwa) PER TARGET DI PUBBLICO: un errore molto comune…

La classificazione di un manga è data esclusivamente dalla RIVISTA su cui è stato pubblicato, e questo rispetta il target di pubblico scelto dall’editore. TARGET e GENERE NON SONO LA STESSA COSA. Questo è un errore molto comune (che ho visto fare anche da yuotuber o siti/social famosi). In pratica:
Shounen, shoujo ecc… (termini che spiegherò qua sotto) sono TARGET DI PUBBLICO, scelti a tavolino dall’editore, in modo similare alle “collane” in cui vengono pubblicati i libri.
Sentimentale, horror, avventura, maturo… sono GENERI che rispecchiano i contenuti della storia.
Anche qua, uno degli errori più comuni è di pensare che se una serie è romantica è uno shoujo, se d’azione shounen, se realistico seinen, che uno yaoi o yuri non possono essere profondi e maturi; e così via, ma è sbagliato. 

SHOUJO per un pubblico prevalentemente femminile.
SHOUNEN per un pubblico prevalentemente maschile.
Il target d’età per questi due generi va più o meno dalla fine dell’infanzia (11 anni circa) alla maggiore età (18 anni), insomma sono pensati soprattutto per un pubblico adolescenziale.

KODOMO: in giapponese significa “bambino”, ed è appunto il termine con cui si chiamano quelli dedicati ai bambini, generalmente dall’età prescolare  fino ai 10 anni.

SEINEN: questo termine indica un fumetto pensato per un pubblico maschile adulto (da non confondere con i fumetti specificamente pornografici, gli HENTAI).

JOSEI: questo termine indica dei manga pensati per un pubblico femminile adulto.

SHOUNEN AI e YAOI (BL) = con questi termini si indicano un tipo di manga in cui i due protagonisti, uomini, hanno una relazione omosessuale tra loro. Con Shounen Ai si intendono quelle storie che non hanno nessuna situazione esplicita (o appena accennata), con Yaoi quelle che contengono scene di tipo sessuale, a volte anche molto esplicite.
Questi target sono nati per essere letti e visti da un pubblico femminile, difatti una volta venivano catalogati come sottogeneri degli shoujo e josei manga e non per un pubblico omosessuale (vedi voce BARA qua sotto). Lo Yaoi (o chiamato anche BL contrazione di “Boy’s Love”) ha avuto però una rapida ascesa e popolarità con relativo sviluppo: non solo è diventato un target a sè stante, ma si è evoluto moltissimo, accanto a opere più “stereotipate” se ne sono aggiunte altre più mature, e anche adatte da essere lette da tutti.

SHOUJO AI e YURI = sono due termini che indicano un tipo di manga in cui le protagoniste femminili hanno una relazione lesbica tra loro. Vengono chiamati SHOUJO AI le opere in cui non ci sono situazioni di tipo esplicito (o sono appena accennate), mentre i YURI sono quelle in cui compaiono scene di tipo sessuale.
Nato solitamente anche questo come sottogenere del target shoujo e josei (parlando di opere non espressamente pornografiche) -anche se ne esistevano di pubblicati in riviste shounen- anche questo target si è molto evoluto.

BARA o MANGA GAY o GEI-COMI: il termine “bara” (che in giapponese vuol dire “rosa”, nel senso del fiore) indica un tipo di fumetto pensato specificamente per essere letto da un pubblico omosessuale. Non sono da confondere con gli YAOI (vedi sopra) perchè mentre solitamente lo yaoi è per un pubblico femminile (parlando in generale), questo genere è disegnato appositamente per un pubblico omosessuale (anche se, naturalmente, possono essere letti da chiunque, senza problemi). Sotto questo genere si possono trovare sia storie romantiche, dolci o drammatiche, senza alcun riferimento sessuale, sia invece titoli erotici.

HENTAI: Con questo termine vengono indicati quei fumetti che hanno tematiche erotiche, per meglio dire pornografiche. Si tratta di un genere rivolto prevalentemente ad un pubblico maschile adulto etero. Esiste una varietà di prodotti sotto questa etichetta: si va da manga con riferimenti sessuali ma con immagini molto vaghe, a opere comiche e caricaturali, ad opere pornografiche vere e proprie.

YON- KOMA: “Yon-koma”, o più brevemente “4-koma”, viene tradotto letteralmente “di quattro vignette”. Questo particolare formato viene utilizzato in Giappone soprattutto per scopi umoristici. Solitamente le vignette sono disposte verticalmente con senso di lettura dall’alto verso il basso, ma si possono trovare anche in orizzontale, con senso di lettura da sinistra verso destra, o con struttura ibrida del tipo 2 x 2. Questo tipo di fumetto può trattare anche argomenti piuttosto seri, nonostante mantengano una chiave umoristica e si possono trovare un pò dappertutto: su riviste di manga, di videogiochi, di cucina, nei quotidiani ecc… Anche se solitamente sono racconti autoconclusivi, sono possibili sviluppi seriali che creano una sorta di storia continua (grazie a Changing).

ANIME COMICS = la versione in fumetto di un anime. Sono pubblicate in vignette le singole immagini del cartone, e poi inseriti i balloon con i dialoghi dei personaggi.

– CURIOSITA’: LA CLASSIFICAZIONE DEI MANGA SU AMAZON GIAPPONESE –

Questa schermata, che arriva dallo store Kindle di Amazon Giappone, indica (in alto nei cerchi) la classificazione editoriale usata per i manga. Sono (partendo da sinistra verso destra):

すべて – “tutti” – insieme di tutti i fumetti, senza divisione per target
少年 – “shonen” (“ragazzo”)
青年 – “seinen” (“uomo”)
少女 – “shoujo” (“ragazza”)
女性 – “josei” (“donna”)
ロマンス – “romance” – per una spiegazione per questa categoria, vedi articolo “Harlequin: i manga rosa
BL – contrazione di “boy’s love”, ovvero i manga yaoi
TL – contrazione di “teens’ love” indica una categoria di manga romantici con un focus sul lato fisico delle relazioni, solitamente raccontano da una prospettiva femminile; anche se il nome fa pensare agli amori adolescenti, è in realtà rivolto ad un pubblico maturo (spesso i TL sono anche indicati come josei)
インディーズ – “indie” – fumetti autoprodotti
アダルト – “adulto” – fumetti erotici (hentai) solitamente raccontano da una prospettiva maschile, e rivolti ad un pubblico adulto

– TERMINI NEGLI ANIME –

ANIME = contrazione della parola inglese “animation”, è il termine con il quale in Giappone si chiamano tutti i cartoni animati (a prescindere dal paese di provenienza). In tutto il resto del mondo (Italia compresa) è il temine che identifica i prodotti animati giapponesi.

SERIE TV = si indica un cartone animato (anime) strutturato in puntate, realizzato per essere mandato in onda da un canale televisivo e poi successivamente uscire in DVD e BLURAY. Le edizioni home video spesso hanno molti extra (episodi bonus, gadget…), soprattutto se si tratta di serie famose.
La maggior parte degli anime sono tratti dai manga e romanzi. Esistono però anche molte opere originali. Per altre informazioni, vedi “Classificazione e trasmissione degli anime” qua sotto.

OAV = contrazione della parola “Original Anime Video” indica un cartone animato pensato esclusivamente per il mercato privato delle home video o anche per lo streaming (ona), insomma non per essere trasmesso in televisione o al cinema. Di solito si tratta o di un volume unico o è comunque composto di pochi episodi.

FILM CINEMATOGRAFICO (o anche EIGA)= indica un film d’animazione pensato per essere trasmesso nei cinema. Proprio per questo la qualità di animazione è molto alta, e la storia dura più di un ora. Dopo la messa in onda nei cinema questi prodotti escono in DVD E BLURAY, come succede anche da noi, o in streaming.
In Giappone escono annualmente film d’animazione, sia tratti da manga sia con soggetti originali. Da noi la maggioranza di queste produzioni escono in streaming, e solo una piccolissima parte viene anche trasmessa nei cinema nostrani.

VIDEOCLIP = immagini che accompagnano la messa in onda una canzone. Probabilmente abbiamo tutti presente di cosa si tratta, per averli visti in televisione sui canali musicali. In Giappone vengono anche realizzati dei video dedicati a un cartone, in cui, mentre si sente una melodia, scorrono delle animazioni create apposta per il video. A volte si tratta di video promozionali delle sigle di anime, altre volte si tratta di materiale inedito.

FANSUB e SCANLATION: si tratta di gruppi di fan che si occupano di tradurre anime, manga, film e telefilm (drama) giapponesi in italiano (ma esistono di tutte le lingue). Si tratta di gruppi di persone che, per pura passione (non professionisti) e senza lucro (non c’è alcuna fonte di guadagno) dedicano parte del loro tempo libero e delle loro risorse o per tradurre manga inediti o per sottotitolare anime/ film/ telefilm non distribuiti in Italia, e renderli così fruibili ad un pubblico che non conosce la lingua giapponese. Di solito è possibile scaricare dal loro sito, gratuitamente, gli anime e i manga che traducono. I gruppi distribuiscono solo materiale sprovvisto di licenza nel nostro paese, e nel momento in cui le opere sono acquistate in Italia da qualche casa editrice, questi gruppi cessano immediatamente di occuparsene e di distribuirli.

REBOOT: letteralmente “riavvio”, indica una serie che ricomincia da capo, riscrivendo la trama da capo ma con gli stessi personaggi, spesso dallo stesso autore

PREQUEL: antefatto di una vicenda

REMAKE: rifacimento di un’opera anni dopo, spesso in chiave più moderna e non dallo stesso autore

SEQUEL: seguito di un’opera

– CLASSIFICAZIONE E TRASMISSIONE DEGLI DEGLI ANIME altro errore molto comune…

Parliamo in questa sezione di serie tv mandate in onda sui canali tradizionali.
Prima di tutto, è bene ricordare che in Giappone viene trasmessa una puntata a settimana.
Gli anime a puntate vanno in onda in canali televisivi diversi, che trasmettono anche show, tg, film…. A seconda dell’ora in cui viene trasmesso un anime, si puo’ dire approssimativamente qual è il suo pubblico di destinazione.
Solitamente la divisione è questa
MATTINO: anime dedicati ai bambini, o comunque ad un pubblico più giovane
POMERIGGIO: anime per ragazzi/e, o comunque un pubblico adolescenziale
PRIMA SERATA: fascia meno usata, dove vanno solo le serie tv “storiche” per famiglie
NOTTE : dedicati ad un pubblico adulto. Incredibilmente, la maggior parte degli anime conosciuti va in onda proprio da mezzanotte in poi, tra cui i titoli famosi anche da noi in Occidente.
C’è anche da segnalare che molte opere dal passaggio da carta a televisione cambiano pubblico di destinazione. Per esempio, “L’Attacco dei Giganti” che è pubblicato su una rivista shounen, ha le serie tv che vengono mandate in onda alle 00:10 di notte.
Per questo usare anche per gli anime termini come “shounen, seinen, ecc” è concettualmente sbagliato, anche se sono molto usati nel web (e li usiamo anche noi sul sito, più che altro perchè sono riconoscibili).

La maggior parte degli anime non è prodotta dai canali televisivi, ma gli slot di messa in onda vengono acquistati dalla produzione del cartone stesso (“PRODUCTION COMMITTEE” comitati di produzione). Nello slot di 30 minuti acquistati, di solito ci sono 25 minuti di spettacolo e 5 minuti di pubblicità, che di solito vengono dati alle società che hanno finanziato lo spettacolo.

Ovviamente esistono anche molte serie che vanno direttamente in streaming. C’è una vasta gamma di anime sul Netflix giapponese, dalle serie di anime classiche, ai titoli più recenti. Netflix investe notevoli risorse nella creazione dei propri anime e nella distribuzione esclusiva.

-edizione limitata dei bluray de “L’attacco dei giganti”, con vari gadget-

– FILM LIVE E DRAMA –

DRAMA (o DORAMA) = con questo termine si indicano tutti i telefilm prodotti in Asia. Possono essere sia tratti da qualche manga (vedi LIVE ACTION qua sotto) o avere soggetti originali. Come succede anche da noi, la qualità può variare: c’è ne sono alcuni scadenti, e invece altri davvero molto belli.
E’ molto raro trovarne di doppiati in italiano, ma i fan di anime si stanno interessando a queste produzioni, tanto che se ne trovano di molti fansubbati.
Spesso i drama vengono divisi, per paese di produzione, con le seguenti silgle:
J DRAMA: telefilm prodotto in Giapponese
K DRAMA: telefilm prodotti in Corea (del Sud)
C DRAMA: telefilm prodotti in Cina

FILM LIVE o anche LIVE ACTION = versione “dal vivo” di un manga o di anime, sotto forma di film (a volte anche per il cinema) o telefilm (vedi DRAMA qua sopra), con attori in carne e ossa. In Giappone sono realizzati molti di questi prodotti, e alcuni sono fatti davvero molto bene (mentre altri sono piuttosto ridicoli ^^); ma, almeno per ora, raramente questi prodotti arrivano anche da noi, se non fansubbati.

TOKUSATSU (anche scritto Tokusaku) = Telefilm generalmente di genere fantascientifico, horror, o super eroistico con personaggi che si trasformano in eroi (spesso in costume) per difendere il mondo spesso usando anche Robot e armi speciali (il nome deriva da “tokushu satsuei” ossia “fotografia speciale”) – (spiegazione scritta da Beppe Black Red).

KAIJU= (abbreviazione di “kaijū eiga” ossia”film di mostri giganti”) Film con Mostri Giganti che invadono e distruggono le città, precursore del genere è Godzilla – (spiegazione di Beppe Black Red).

-box del drama “Yamada-kun e le 7 streghe” tratto dall’omonimo manga-

– ARTBOOK, LIGHT NOVEL, VISUAL NOVEL –

ARTBOOK – “libri d’arte”: sono delle bellissime raccolte d’illustrazioni, dedicati ad un singolo manga o anime. Di solito si trovano tutte le cover delle copertine, i disegni a colori dall’autore, più materiale inedito e, a volte, dei gadget in regalo (a destra, la copertina dell’Artbook dedicato a “D Gray Man”). C’è pochissimo scritto (di solito in fondo, con una breve spiegazione dei vari disegni), perciò si può benissimo comprare anche senza conoscere il giapponese.

ILLUSTATION BOOK – “libri d’illustrazione”: libri disegnati dedicati, anziché ad un’opera, ad un singolo autore. Raccolgono le immagini dei suoi fumetti più famosi, più delle illustrazioni inedite e la storia della sua carriera. Per il resto, sono uguali agli Artbook.

FAN BOOK: “Libro dei fan” sono delle specie di “dietro le quinte” di un’opera. Raccoglie bozzetti, interviste, speciali e racconta di com’è stata creata l’opera.  Sono molto interessanti, però di solito la parte scritta è parecchia perciò, se si compra l’edizione originale, si possono avere delle difficoltà con la lingua.

LIGHT NOVEL: Le light novel sono una particolare categoria di romanzi, pubblicati in Giappone, pensati per catturare l’attenzione di un pubblico giovane, usando molte caratteristiche e stili tipici dei manga. Spesso sono illustrati, e non è raro che le light novel siano il punto di partenza per successivi manga, anime e videogiochi. A volte capita invece il contrario, che visto il successo di un manga, si decida di farne uscire anche una versione a romanzo.
Essendo romanzi tutti scritti in giapponese, sono illegibili per chi non conosce la lingua, ma molti di questi prodotti sono stati tradotti in inglese o in italiano (o dai fan in modo amatoriale, o dalle case editrici che li hanno poi commercializzati anche nel nostro paese).

ROMANZI ITALIANI: Molti anni fa (ora questa abitudine si è praticamente persa) sono usciti dei libri su un cartone animato di successo, creati in Italia: o basati sulla trama originale, o con delle avventure inedite e presenti solo nel nostro paese.

VISUAL NOVEL: Non è immediato per un occidentale capire esattamente cosa sia una visual novel. Spesso su siti o forum occidentali produzioni di questo genere vengono anche chiamate “giochi”, ma non è esattamente quella la definizione corretta. Una visual novel è in definitiva un “romanzo visuale”, ovvero un particolare modo per raccontare una storia. Non c’è di fatto alcun gameplay e tutto quello che il giocatore, o per meglio dire il lettore, deve fare è schiacciare invio o spazio per far proseguire il testo che scorre sullo schermo. Il testo è accompagnato da immagini per lo più statiche, che rappresentano i protagonisti della scena in corso sullo sfondo di paesaggi anch’essi statici, che variano in base alla storia. In sottofondo suonano brani adatti alla situazione narrata e in caso di particolari avvenimenti sono riprodotti effetti sonori. Ci troviamo insomma di fronte ad un romanzo vero e proprio, arricchito però da immagini e suoni. La tipica piattaforma su cui girano questi programmi è il PC, ma esistono anche adattamenti successivi per cellulari e patch per far girare su console portatili il gioco.
Questi prodotti sono praticamente inediti nel nostro paese, ma su internet si trovano traduzioni amatoriali fatti dai fan, soprattutto in lingua inglese.
In Giappone questi tipi di prodotti sono così popolari, che spesso escono manga e anime tratti proprio da visual novel di successo, o che al contrario fumetti famosi godano poi di una trasposizione in romanzi visuali. (spiegazione di Minako85)

-artbook di “The Promised Neverland”-

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