manga – UZUMAKI: Spirale – di Junji Itou
A cura di Laplace Demon
SCHEDA
Titolo originale: Uzumaki – ( うずまき)
Traduzione letterale: Spirale
Titolo internazionale: Uzumaki: Spiral into Horror
Autore: Junji Itou
Genere: seinen, drammatico, horror, psicologico, soprannaturale
Rating: consigliato ad un pubblico adulto e non facilmente impressionabile
Anno di pubblicazione in Giappone: 1997
Casa Editrice giapponese: Shogakukan
Volumi: prima edizione 3 (concluso), seconda edizione 2 (concluso)
Titolo in Italia: Uzumaki – Spirale
Anno di pubblicazione in Italia: 2018
Casa Editrice italiana: Star Comics
Traduzione: Cellie E., Toba C.
Volumi: 2 (concluso)
BookTrailer (in inglese)
TRAMA
Kurozu-cho, una piccola città racchiusa nella nebbia, sulla costa del Giappone, è maledetta. Shuichi Saito racconta alla fidanzata Kirie Goshima che, secondo lui, la loro città non è tormentata da una persona o da un’entità… bensì da un motivo geometrico: “uzumaki”, la “spirale”!
Le sue manifestazioni possono essere semplici e piccole: conchiglie, felci, vortici d’acqua e turbinii di vento. Oppure più grandi: marchi di spirale sui corpi della gente, la malata ossessione del padre di Shuichi, la voce della coclea all’interno del tuo orecchio.
Mentre la pazzia si diffonde, gli abitanti di Kurozu-cho sono spinti sempre più a fondo, come in un vortice da cui non è possibile risalire.
IMMAGINI clicca per ingrandire
OPERE RELATIVE
Live action
– Uzumaki – film
LINK inerenti alla serie
Altre opere di Junji Itou presenti sul sito:
- Tomie manga
Ecco un manga horror di cui avevo sentito tanto parlare, addirittura qualche sito diceva dell’autore che era “il Lovecraft orientale”. Cosa si può dire di questo manga?
Il comparto grafico e la fantasia dell’autore sono molto apprezzabili, in mezzo a tanti autori fotocopia questo si distingue davvero. Il disegno a dir la verità non è ottimo, ma mostra tanti piccoli particolari che gli altri autori dimenticano: non solo gli sfondi davvero accurati, ma le maledette (è il caso di dirlo!) spirali che spuntano qua e là dovunque (basta vedere l’immagine con l’erba), ed un’enorme fantasia nel disegnare gli effetti della spirale e i “mostri” che questa genera.
Ma questo manga è troppo, troppo bizzarro e “malato” in certi punti! E’ davvero grottesco, e ho fatto un po’ fatica a finirlo devo ammettere.
Davvero originale che il nemico sia un concetto matematico: non abbiamo un mostro, un’entità, o una maledizione, è proprio la “matematica” che prende possesso della città, contro la quale non sembra esserci nulla da fare.
Un manga affascinate, ma non di certo adatto a tutti.
Questo manga, piuttosto vecchiotto se si legge l’anno di pubblicazione, mi è stato suggerito da mio cugino. Il primo pensiero che ho avuto, leggendo che è ambientato in una cittadina fittizia giapponese maledetta è stato: e quando mai? Sbaglierò, ma i giapponesi son fissati con le cittadine maledette. Chi ha detto Hinamizawa? (vedi Higurashi No Naku Koro Ni). Vabbè, andiamo avanti. Dunque… posso tranquillamente dire che l’autore ha tirato fuori questa roba che più malata non si può.
Leggetelo e capirete cosa intendo, ma fate attenzione: se siete sensibili ve lo sconsiglio caldamente perchè ci sono cose tanto macabre e raccapriccianti difficili da dimenticare. Io l’ho detto. Uomo/donna avvisato/a, mezzo salvato/a!
La storia ha un unico comune denominatore: la spirale. Il disegno è ben fatto, non una cima, ma è apprezzabile.
In definitiva: è un manga molto bello che si lascia leggere con piacere, ma ciò non toglie che, ripeto, è veramente troppo malato!