frasi – DEATH NOTE

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fujiko89
Bazarino
7 anni fa

L:
“Light non è Kira. Anzi, se lo fosse sarebbe un bel problema per me. Perchè Light… è il mio primo amico.”

L e Light:
“Io sono la Giustizia!”

L: Non importa quanto tu sia dotato
da solo non potrai mai cambiare il mondo.
Ma è proprio questo che lo rende un posto cosi meraviglioso.

L:
“Cosa mi spaventa? Direi… i fantasmi. Comunque, ne esistono diversi in grado di spaventarmi. Quelli che giocano tiri mancini alla gente senza farsi vedere. Quelli che rapiscono i bambini. Quelli che divorano i sogni altrui. Quelli che succhiano il sangue. E poi… Quelli che ingannano sempre le persone. Quel tipo di fantasma mi fa più paura di tutti. Quelli che si comportano da umani senza aver mai provato un’emozione. Quelli che mangiano anche se non hanno mai avuto fame. Quelli che studiano anche se non hanno nessun tipo di interesse. Quelli che difendono l’ amicizia anche se non hanno nessuno. Anch’io non potrei far nulla davanti un fantasma del genere. Probabilmente perchè è proprio come me.”

Light:
Io sono kira. E soprattutto …
… sono il Dio del nuovo mondo. Un mondo in cui, oggi, kira è la legge.
E in cui solo kira può mantenere l’ordine. Oggi, io sono la giustizia.
Sono la speranza del genere umano.
Nessuno è in grado di costruire un nuovo mondo…
Soltanto io.

Light e Ryuk:
In fondo l’ho sempre pensato…
Questo mondo fa schifo.

junko ko.
junko ko.
Super
11 anni fa

La differenze tra me e te sta semplicemente negli occhi
Ryuk

Finchè noi due siamo ammanettati i nostri destini non si separeranno
L

Creerò un nuovo mondo, un mondo popolato solo da gente buona e onesta. un mondo del quale io sarò il dio assoluto!
Light

Light, tu e io siamo molto simili: dimmi, da quando sei nato hai detto almeno una volta la verità?
L

devo per forza sedermi così, altrimenti le mie capacità intellettive diminuirebbero del 40%
L

In fondo l’ho sempre pensato… Questo mondo fa schifo
Light

Marichan
Staff
Nobile
11 anni fa

Regole del Death Note:
-L’umano il cui nome sarà scritto su questo quaderno morirà.
-Questo quaderno non farà effetto a meno che chi scrive non abbia in mente il viso della persona mentre scrive il suo nome. Quindi, persone che condividono lo stesso nome non verranno colpite.
-Se la causa della morte viene scritta entro 40 secondi dopo aver scritto il nome della persona, si verificherà.
-Se la causa della morte non è scritta, la persona morirà semplicemente di infarto.
-Dopo aver scritto la causa della morte, i dettagli della morte dovranno essere scritti nei seguenti 6 minuti e 40 secondi.
-Tutti gli uomini, senza eccezione, muoiono.
-Dopo la morte, il posto dove vanno è il Mu (Nulla).
-Nel caso vengano redatte causa e condizioni della morte, e solo in un secondo tempo venga aggiunto il nome della vittima, il quaderno avrà ugualmente efficacia. Il nome deve essere scritto entro diciannove giorni secondo il calendario umano.
-Anche se a scrivere non è il possessore del quaderno, questo sortirà i medesimi effetti, qualora chi scrive il nome di una persona ne ha in mente il volto.
-Il quaderno della morte non sortirà alcun effetto su coloro che non hanno compiuto i 780 giorni di età.
-Qualora si scriva erroneamente per quattro volte il nome di una determinata persona avendone in mente il volto, il quaderno della morte non avrà più efficacia su tale persona.
-Il suicidio è una causa di decesso valida. Praticamente chiunque può commettere suicidio, quindi non è considerato qualcosa di inconcepibile.
-Sia che si tratti di suicidio, o di incidente, la morte della persona indicata sul quaderno non può causare direttamente la morte di altre persone. In una simile eventualità, la persona indicata morirà di arresto cardiaco, così da non coinvolgere terzi.
-Anche dopo aver scritto sul quaderno della morte il nome della vittima, e l’ora e le condizioni della sua morte, è possibile apportare qualunque cambiamento, purchè lo si faccia entro 6 minuti e 40 secondi.Ovviamente anche se ci si attiene a tale limite, tali cambiamenti possono essere effettuati solamente prima che la vittima muoia.
-Nel caso si apportino modifiche a quanto scritto nel quaderno della morte entro 6 minuti e 40 secondi, occorre prima tracciare due righe sulla parte che si vuole correggere.
-Come sopra menzionato, l’ora e le condizioni della morte possono essere modificate. Tuttavia una volta che è stato scritto il nome della vittima, la sua morte non può essere evitata in alcun modo.
-Se smarrisci il quaderno, o ti viene rubato, ne perderai il diritto di proprietà, a meno che non lo recuperi entro 490 giorni.
-Se smarrisci il quaderno dopo aver fatto lo scambio degli occhi con il Dio della Morte, perderai anche il potere degli occhi, insieme ai ricordi legati al quaderno. Ciò non toglie che la durata della tua vita rimarrà comunque dimezzata.
-E’ possibile prestare il quaderno della morte senza perderne la proprietà. Quella persona a sua volta potrà prestarlo a terzi.
-Il Dio della Morte non seguirà la persona a cui è stato prestato il quaderno. Il Dio della Morte starà sempre accanto al proprietario del quaderno. Inoltre, chi ha ricevuto il quaderno in prestito non può effettuare lo scambio degli occhi.
-Qualora il proprietario del quaderno muoia mentre questo è stato prestato a qualcun altro, la proprietà passa a colui che lo possiede in queldeterminato momento.
-Qualora il quaderno venga rubato, e il proprietario ucciso dal ladro, la proprietà del quaderno passa automaticamente a quest’ultimo.
-Qualora il nome di una vittima sia indicatosu due o più quaderni, avrà la priorità il quaderno su cui è stato scritto prima, indipendentemente dall’ora prevista per il decesso.
-Se lo stesso nome viene riportato su due quaderni con uno scarto di 0,6 secondi, i due nomi verranno considerati scritti simultaneamente pertanto il quaderno della morte non avrà efficacia, e la vittima designata non morirà.
-Un Dio della Morte deve possedere almeno un Quaderno. Tale Quaderno non può essere ceduto a un essere umano, né è consentito che un essere umano ci scriva sopra.
-Gli Dei della Morte possono scambiarsi i Quaderni a vicenda e scrivere sui quaderni di altri Dei della Morte senza problemi.
-Se un Dio della Morte prova simpatia per un determinato individuo e usa il Quaderno allo scopo di allungarne la vita, morirà immediatamente.
-Dopo essere spirato, un Dio della Morte scompare, ma non il suo Quaderno. Esso passerà di proprietà al prossimo Dio della Morte che lo toccherà, ma il buon senso vorrebbe che lo si cedesse al Grande Capo degli Dei della Morte.
-Nel mondo degli esseri umani, il possessore di un Quaderno della morte deve toccare il Quaderno di un altro possessore per vederne il rispettivo Dio della Morte e udirne la voce.
-Un individuo che possegga gli occhi del Dio della Morte può leggere il nome e la durata vitale di una persona vedndone il volto. Tuttavia, possedendo il Quaderno, Una persona passa da preda a predatore, e pertanto, non avendo bisogno di conoscere altre durate vitali se non quelle delle sue vittime, non può sapere quella di chiunque possieda un Quaderno, incluso se stesso.
-Un Dio della Morte non può rivelare a un essere umano i nomi e le durate delle vite che può leggere grazie ai propri occhi. Ciò al fine di evitare di creare confusione nel mondo degli umani.
-Prerequisito per un Quaderno della Morte usato nel mondo umano è l’intenzione di un Dio della Morte vivente di lasciarlo usare a un umano nel mondo degli umani.
-Dopodiché, sebbene ciò sia assai improbabile, se un Dio della Morte che ha posseduto un essere umano, morisse, il quaderno da Lui portato nel mondo degli umani non perderebbe la sua efficacia.
-Per vedere con gli occhi di un Dio della Morte il nome e la durata vitale di una persona, dev’essere visibile almeno metà del volto, sull’asse verticale. Sull’asse Orrizzontale occorre poter vedere, dall’alto in basso, fino al naso, e non è sufficiente vedere dagli occhi in giù. Inoltre, se una parte del volto, per esempio gli occhi, il naso o la bocca, sono coperti, si possono leggere nome e durata vitale solo a condizione che il resto del volto sia visibile. Non è chiaro in che percentuale il volto debba essere nascosto per rendeere impossibile la lettura del nome e della durata vitale, pertanto non resta che verificare di persona.
-Se ci sono le condizioni sopra menzionate, nome e durata vitale possono essere letti tramite qualsiasi foto o immagine, per quanto datata. Tuttavia, talvolta ciò non è possibile a causa delle dimensioni delle immagine o della sua nitidezza. Infine, per quanto realistico esso sia, un disegno non consente di visualizzare il nome e la durata vitale di un apersona.
-Un essere umano che possiede gli occhi del Dio della Morte, indipendentemente dalla sua acutezza visiva, acquisisce una capacità visiva superiore a 30/10.
-Chi perde la proprietà del Quaderno, viene privato all’istante anche di tutti i ricordi relativi al suo utilizzo. Tuttavia, ciò non significa che non avrà più tutti i ricordi dal giorno in cui è entrato in possesso del quaderno al giorno in cui l’ha perso, bensì che le sue azioni non appariranno più come connesse al possesso del quaderno.
-Qualora una persona in possesso di due Quaderni della Morte perda il diritto di proprietà di uno di essi, non sarà più in grado di riconoscere il Dio della Morte cui apparteneva tale quaderno. Lo stesso Dio della Morte si allontanerà, ma finchè la persona avrà almeno un Quaderno, tutti i suoi ricordi relativi al Quaderno della Morte non svaniranno.
-Un Dio della morte non può restare nel mondo degli umani senza una ragione.
le condizioni per restare nel mondo degli umani sono le seguenti:
1) Quando il proprio quaderno della morte è in mano a unessere umano.
2) Essenzialmente, la ricerca di un umano a cui passare il Quaderno dovrebbe essere fatta dal mondo degli Dei della Morte, ma lo si può anche cercare dal mondo degli umani, purché lo si faccia entro 82 ore.
3) Anche nel caso in cui il Dio voglia osservare meglio un individuo allo scopo di ucciderlo, può restare nel mondo degli umani, purché non segua quella persona per più di 82 ore.
-Qualora un Dio della Morte consegni direttamente il Quaderno a un essere umano, questi deve aver già raggiunto l’età di 6 anni secondo il calendario umano.
-Il quaderno non può essere consegnato a un bambino sotto i 6 anni, ma una volta caduto nel mondo umano, essendo entrato a farvi parte, può essere usato da esseri umani di qualunque età, mantenendo la sua efficacia.
-Nel caso in cui si scriva soltanto “incidente” come causa della morte, senza specificare le condizioni della stessa, la vittima morirà in un incidente nella manierà più rapida e plausibile, dopo 6 minuti e 40 secondi.
-Anche se le condizioni specificate per l’incidente riguardano solo la vittima designata, se esso rischia di causare un grave impatto, nel mondo degli uomini, sull’ambiente circostanze e su altre persone, la vittima morirà di arresto cardiaco, in modo da non coinvolgere nessuno.
-Quando si indica “malattia come causa della morte, specificandone anche il tipo e l’ora del decesso, se manca il tempo necessario allo sviluppo della malattia, la vittima morirà di arresto cardiaco quaranta secondi dopo che il suo nome è stato scritto sul Quaderno.
-Se si indica “malattia” come causa della morte, specificando il tempo della morte ma non il nome della malattia, la vittima morirà all’ora stabilita di una malattia adeguata. Tuttavia, l’orario della morte può essere stabilito solo fino ai 23 giorni successivi secondo il calendario umano.
-Se si scrive “malattia” come causa della morte e si specifica una determinata malattia senza indicare l’ora del decesso, qualora la malattia non richieda più di 24 giorni per causare la morte, non viene applicata la regola secondo cui l’orario del decesso può essere deciso solo entro 23 giorni, e la vittima muore nel tempo richiesto dalla malattia.
-Anche nel suddetto caso, la causa e le condizioni della morte possono essere corrette soltanto entro 6 minuti e 40 secondi. Tuttavia, non si può spostare l’ora del decesso, per quanto esso sia previsto nel tempo.
-Con il Quaderno della Morte non si possono uccidere persone di età superiore ai 124 anni (secondo il tempo del mondo degli umani).
-Con il Quaderno della Morte non si possono uccidere persone alle quali restino meno di 12 minuti di vita (secondo il tempo del mondo degli umani).
-La durata vitale visibile grazie allo scambio degli occhi con un Dio della Morte corrisponde alla vita futura nel mondo degli umani, senza considerare la presenza del Quaderno della morte in tale mondo.
-Inoltre, il nome di persona visibile tramite gli occhi del Dio della Morte è il nome necessario a uccidere quella determinata persona, anche qualora non dovesse corrispondere al nome con cui essa è registrata all’anagrafe.
-Per quanti nomi si scrivano sul quaderno della morte, esso non esaurirà mai le pagine.
-Nel caso si posseggano due o più Quaderni della Morte, se si scrive su un Quaderno il nome di una persona di cui si ha in mente il volto, e su un altro Quaderno le cause della morte della medesima persona, questa morirà come indicato. Più precisamente, lo stesso effetto si otterrà anche scrivendo prima le cause della morte su un Quaderno, e successivamente il nome su un altro Quaderno.
-La regola sopra menzionata vale anche nel caso collaborino due persone diverse, purchè tocchino a vicenda i propri Quaderni.
-Qualora si perda la proprietà del Quaderno della morte, si diventa incapaci di riconoscere l’aspetto e la voce del Dio della Morte cui esso era legato. Tuttavia, al dilà del possessore, tutte le altre persone che l’hanno toccato continueranno a vedere e sentire il Dio della Morte proprietario del Quaderno.
-Di conseguenza, se un individuo che non detiene il diritto di proprietà del Quaderno lo tocca e vede così il Dio della Morte , egli continuerà a distinguerlo a meno che non diventi proprietario del Quaderno e successivamente ne perda il possesso.
-Il proprietario di un Quaderno della Morte non può essere ucciso da un Dio della Morte che si trovi nel mondo degli umani.
-Un Dio della Morte che scende nel mondo degli umani con l’obiettivo di uccidere il proprietario di un Quaderno della Morte non riuscirà nel suo intento.
-Solo un Dio della Morte che abbia lasciato il proprio Quaderno nel mondo degli umani può uccidere il possessore di un Quaderno della Morte.
-Colui che, al fine di evitare la morte di una determinata persona per mezzo del Quaderno della Morte, sbagli intenzionalmente per quattro volte a scriverne il nome morirà.
-La persona il cui nome venga scritto erroneamente per quattro volte non diventerà immune al Quaderno, nel caso ciò sia fatto intenzionalmente
-Ci sono Dei della Morte maschio e Dei della Morte femmina, ma non è loro permesso avere rapporti sessuali con essere umani, né ciò è possibile. Gli stessi Dei della Morte non si accoppiano tra di loro.
-Una volta riacquisita la proprietà di un Quaderno, ritornano i ricordi a esso relativi. Nel caso il proprietario abbia avuto a che fare con altri quaderni della morte, riaffioreranno i ricordi relativi a ciascuno di essi.
-I ricordi possono tornare anche senza riacquisire la proprietà del Quaderno, ma essi perdurano soltanto finché si tocca il Quaderno della Morte.
-Perdendo il diritto di proprietà sul Quaderno, si perdono anche i ricordi relativi ad esso. Essi possono essere recuperati ottenendo nuovamente la proprietà o toccandolo, fino a sei volte per quaderno.
-Di conseguenza, dopo aver recuperato la memoria per sei volte toccando un Quaderno già usato in precedenza, alla settima lo si utilizzerà come se fosse la prima volta, senza averne memoria.
-La durata vitale di una persona vista con gli occhi ottenuti grazie allo scambio con un Dio della Morte, rappresenta la vita futura di quella persona nel mondo degli umani, e non tiene conto dell’interferenza del Quaderno della Morte. Nel caso una persona muoia a causa del Quaderno, la restante durata vitale verrà assegnata a un Dio della Morte.
-Gli umani che hanno fatto lo scambio con gli Dei della Morte, anche vedendo, per esempio in fotografia, il volto di gente già deceduta non possono leggerne né il nome, né la durata vitale.
-Quando un Dio della Morte muore nel mondo degli umani recando con sé un Quaderno della Morte, esso diventa proprietà dell’essere umano che lo raccoglie.
-Tuttavia, in questo caso, solo un essere umano capace di vedere e sentire il Dio della Morte potrà vedere e toccare il Quaderno.
-È assai improbabile, ma se il Quaderno fosse raccolto da un Dio della Morte, questi ne diventerebbe il proprietario.
-Il nome di persona visibile tramite gli occhi del Dio della Morte è il nome necessario ad uccidere quella determinata persona, anche qualora non dovesse corrispondere al nome con cui la stessa è registrata all’anagrafe.
-Non serve a nulla cancellare un nome dal Quaderno della Morte con gomme o correttori.
-La presenza del Quaderno della Morte nel mondo degli umani influenza la vita delle persone, e anche se il loro nome non vi è stato scritto sopra, può capitare che la loro durata vitale originale venga accorciata. In tal caso, qualunque sia la causa della morte, agli occhi del Dio della Morte sarà visibile la durata vitale originale., non quella accorciata.
-Nel caso il Quaderno della Morte entri a far parte del mondo degli umani contro la volontà di un Dio della Morte che ne detiene il diritto di proprietà, a questi sarà concesso di restare nel mondo degli umani allo scopo di recuperare il proprio Quaderno.
-In quel frangente, se ci sono altri Quaderni della Morte nel mondo degli umani, il Dio della Morte non potrà rivelare ad alcun essere umano dove essi si trovino e chi ne siano i proprietari.
-Nel caso in cui un Dio della Morte sottragga con l’inganno il Quaderno che spetta di diritto a un altro Dio della Morte, questa’ultimo potrà riavere il Quaderno soltanto dal Dio della Morte attualmente legato al Quaderno. Nel caso questi non ci sia più e il Quaderno sia nelle mani di un essere umano, il Dio della Morte dovrà legarsi al suo possessore umano toccando il Quaderno, e seguirlo fino al termine della sua vita, raccogliendo poi il Quaderno prima che lo tocchi un altro essere umano. Oppure, dovrà farsi restituire il quaderno da quella persona.
-Se il Dio della Morte ha visto anche una sola volta il volto di un essere umano, apprendendone il volto e la durata vitale potrà rintracciarlo dal Mondo degli Dei della Morte attraverso un buco.
-Nel Mondo degli Dei della Morte esistono delle regole stabilite per i suoi abitanti. Per chi le infrange, ci sono nove livelli di punizione. Essi vanno dall’ottavo al primo, più il livello supremo. Dal terzo in su, la pena è seguita dalla morte.
-Per esempio, a un Dio della Morte che uccida un essere umano con un mezzo diverso dal Quaderno della Morte, spetta il livello supremo.

grazie Silvy

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