libro – CANDY CANDY: FINAL STORY – di Keiko Nagita
A cura di Wizard09
SCHEDA
Titolo originale: Candy Candy: Final Story
il romanzo è diviso in due parti, che mantengono però lo stesso titolo
Autrice: Keiko Nagita
Genere: romanzo per ragazzi
Rating: adatto a tutti
Casa editrice: Shodensha, pubblicato nel 2010.
Paese: Giappone
Titolo in Italia: Candy Candy: Romanzo (prima parte) Candy Candy: Lettere (seconda parte)
Traduzione: S. Ricci Nakashima
Casa editrice: Kappalab nella collana Novel pubblicato nel 2014-2015
TRAMA
Sono passati diversi anni e Candy si è ormai stabilita in Inghilterra.
Mentre rilegge una lettera che la informava del precario stato di salute di Miss Pony, Candice White Ardley comincia un viaggio nostalgico nei ricordi della sua gioventù…
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Attenzione Spolier
Ho aspettato per anni che arrivasse il romanzo di Candy Candy, dato che purtroppo a causa dei contrasti legali fra Igarashi e Nagita, non ci permetteranno mai più(ma la speranza è l’ultima a morire) di rivedere la bionda infermiera in forma video o cartacea.
Per mia delusione scopro che non si tratta del romanzo originale, bensì di un seguito. Che c’è di male penserete? Ebbene, nel seguito, che è composto da tre parti, le prime due non sono altro che un riassunto delle vicende che noi tutte conosciamo; la prima parte va fino alla morte di Anthony, la seconda fino a quando Candy abbandona la Royal St. Paul School. Nella terza; la più corta e forse più interessante, narra sotto forma di romanzo epistolare gli avvenimenti successivi all’abbandono del collegio e oltre il finale della storia, andando a coprire un periodo di circa vent’anni.
La grossa pecca del romanzo secondo me sta proprio nelle prime due parti. Le ho trovate molto povere di descrizioni e privi di qualsivoglia profondità. Ci sta che siano i ricordi più importanti di Candy e che non ci si dovesse soffermare troppo sui dettagli, ma non riuscivo ad intravvedere il benché minimo spessore. Lei è la classica protagonista da Shojo molto caricata, antagonisti cattivi perché devono esserlo, personaggi ed ambientazioni che facevo fatica ad immaginare per le scarsissime descrizioni. A me sarebbe piaciuto vedere come la scrittrice vedeva la “sua” Candy, non quella disegnata dalla Igarashi o riprodotta in TV. Nel romanzo in questione la protagonista non viene descritta, si sa solo che Anthony è castano, Archie biondo e porta un cappello verde. In pratica puoi immedesimarti nel personaggio solo se hai letto il fumetto o se hai avuto la fortuna di crescere negli anni 80/90, di aver visto il cartone animato. Praticamente il romanzo è fatto apposta per chi conosce Candy Candy.
Parliamo della terza parte. Essa raccoglie molte informazioni su questioni lasciate in sospeso nel finale dai vari personaggi comprimari e marginali. In particolare scopriremo molti retroscena riguardanti lo “zio William” alias Albert e Terence. Tuttavia il finale, a mio avviso, è alquanto deludente poiché si conclude senza rivelare un dettaglio molto importante che sta a cuore a molti (e molte) fan della serie…non dico nulla per evitare spoiler, ma mi sono sentito davvero preso in giro.
In definitiva, i pregi (perché dai, alcuni ci sono) di questo libro sono due: è molto scorrevole e rivela molti retroscena della storia, anche se ai fini della storia non sono poi così essenziali. Per il resto è carente su aspetti quali l’approfondimenti e la descrizione dei personaggi.
Onestamente mi immaginavo qualcosa di un po’ più maturo ed introspettivo; se calcoliamo poi che sono 15 euro a volume per poi rimanere a bocca asciutta, un moto di rabbia è altresì giustificato…