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Scheda a cura di Laplace Demon.

SCHEDA

Titolo originale: Hi Score Girl
Titolo internazionale: High Score Girl
Genere: serie tv – commedia, gioco, scolastico, romantico
Target: seinen
Rating: consigliato ad un pubblico maturo
Numero episodi: 26 (conclusa)
Anno di uscita in Giappone: Estate 2018 – Autunno 2019
Rete tv giapponese: Netflix
Tratto: manga di Rensuke Oshikiri.

Director: Yoshiki Yamakawa
Character design: Mitsuru Kuwabata
Music: Yooko Shimomura
Studios: J.C.Staff

Titolo in Italia: Hi Score Girl
Anno di pubblicazione in Italia: 2018
Trasmissione tv: no
Trasmissione tv online: Netflix, doppiato in italiano
Censura: no
Edizione italiana: Netflix Italia

Sigle:
Opening
“New Stranger” by sora tob sakana
Ending
“Hōkago Distraction” by Etsuko Yakushimaru

Trailer

TRAMA

Ambientato negli anni 90 (tra il 1991 fino al 1996), il protagonista è Haruo Yaguchi, un ragazzino di sesta elementare, completamente svogliato nello studio. Il suo unico interesse sono i videogiochi. Infatti, dopo la scuola, non fa altro che rintanarsi nella sala giochi a giocare soprattutto a Street Fighter II, appena uscito in quell’anno (1991). Piano piano diventa un campione, ma un giorno viene sfidato da un giocatore misterioso, che utilizza Zangief, e che lo sconfigge al primo round. Quando scopre che si tratta di Akira Oono, una sua compagna di classe erede di una ricca famiglia, la sconfigge nei due round successivi scatenando così l’ira della ragazzina. Tuttavia, dopo quell’incontro-scontro, i due continueranno a incontrarsi in salagiochi, facendolo diventare una sorta di rifugio personale per entrambi, trasformando il loro rapporto prima in semplice amicizia e poi qualcosa di più.

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DOPPIATORI

Doppiaggio: SDI Media Italy
Doppiatori italiani
Manuel Meli – Haruo Yaguchi
Roisin Nicosia – Akira Ono
Benedetta Ponticelli – Koharu Hidaka
Francesco Falco – Kotaro Miyao
Matteo Liofredi – Genta Doi
Antonino Saccone – Guile
Barbara Sacchelli – Reiko Tono
Laura Facchin – Moemi Gouda
Serena Sigismondo – Chihiro Onizuca
Valeria Vidali – Namie Yaguchi

Doppiatori giapponesi
Kōhei Am-aki – Haruo Yaguchi
Sayumi Suzushiro – Akira Ono
Daiki Yam-hita – Genta Doi
Kazuyuki Okitsu – Kōtarō Miyao
Yūki Hirose – Koharu Hidaka

OPERE RELATIVE

Manga
– High Score Girl

Anime
– High Score Girl: Extra Stage – oav

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Laplace Demon
Staff
Super
10 mesi fa

Chi è cresciuto negli anni 90 è sicuro al 100% che avrà passato almeno una giornata in una sala giochi o comunque davanti a un cabinato. L’anime che ho finito di vedere oggi, reperibile su Netflix, è un vero e proprio atto d’amore a quel magico periodo (l’anime è ambientato tra il 1991 al 1996, praticamente percorre 6 anni di pura magia ed evoluzione videoludica). Sicuro, appena lo guarderete, vi scapperà la lacrimuccia all’occhio, esattamente come successo con Ralph Spaccatutto, e vi farà fare viaggi bellissimi nei ricordi dell’infanzia. Ho adorato il fatto che Haruo continuasse a giocare con Akira per ben tre motivi: ammirazione e stima per lei, perché a giocare insieme lei si diverte moltissimo, ma soprattutto, per la tenerezza che gli fa, dato che lei, essendo ricca, non le è permesso avere una console in casa, o un qualunque tipo di svago, ed è per questo che si rifugia nella sala giochi quando può. Piano piano, questi sentimenti si trasformano in qualcosa di più. Ovviamente, però, Haruo è un tortellone che non lo comprende mica che quel qualcosa in più è palesemente amore (toh, sembro io!). Inoltre, il ragazzo appena comincia a parlare di videogiochi diventa praticamente un irrefrenabile logorroico (e di nuovo, sembro io quando parlo di Progressive Rock o di Fabrizio De André), mentre la povera Akira… non parla MAI! Per tutte le 24 puntate non spiccica una parola che sia una. Si limita a fare mugugni o gesticolare e basta. Mentre guardavo l’anime mi dicevo: “Dai, prima o poi dirà qualcosa! Quante volte abbiamo visto personaggi in film, cartoni ecc. che stanno perennemente zitti e poi, di punto in bianco, parlano? Tipo Max Gazzé nel film Basilicata Coast To Coast o Silent Bob/Zittino Bob nel film Dogma?” E invece… niente! Neanche, che ne so, un “grazie!”, un “sono contenta di averti qui!” un “ti amo!”. #mainagioia! Ecco, vedete? Mi ha contagiato. Ho parlato troppo. Dico solo che è un anime molto carino che, come ho detto all’inizio, mi ha scatenato una valanga di ricordi facendomi scendere una lacrimuccia. Che tuttavia non sarà l’unica, dato che per un paio di occasioni vi ritroverete a lacrimare. Non dico perché se no è spoiler! C’è solo una cosa che mi ha dato fastidio, molto più del mutismo di Akira, ed è… ok, forse non è uno spoiler, ma se poi leggendolo a qualcuno passa la voglia di vederlo, meglio non correre rischi:

Spoiler
Successivamente, Akira non sarà l'unica ragazzina nella vita di Haruo. Ne spunterà un'altra che s'innamorerà di lui trasformando il tutto in un triangolo amoroso. Appena l'ho visto ho subito esclamato: "Eccallà, Kimagure Orange Road/È Quasi Magia Johnny La Vendetta!" Di buono c'è, almeno, che Koharu Hidaka non scatena irritazione e istinti omicidi come Hikaru/Tinetta.

Insomma, vale la pena guardarlo? Certo! Perché no? Per me è più che promosso!

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