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A cura di Wizard09

SCHEDA

Titolo originale: Kingdom Hearts Chain of Memories
Titolo internazionale: Kingdom Hearts Chain of Memories
Autore: Shiro Amano
Genere: shounen – fantasy, avventura, azione
Rating: adatto a tutti
Anno di pubblicazione in Giappone: 2005 – 2006
Casa Editrice giapponese: Square Enix
Tratto: dall’omonima saga di videogiochi, in particolare dal capitolo intitolato proprio “Kingdom Hearts: Chain of Memories
Volumi: 2 (concluso)

Titolo in Italia: Kingdom Hearts Chain of Memories
Traduzione: Stefania da Pont
Anno di pubblicazione in Italia: 2008
Casa Editrice italiana: Disney Manga
Volumi: 2 (concluso)

TRAMA

La trama del manga ripercorre parte delle vicende originali del videogioco partendo dall’epilogo del primo capitolo.

Sora, Paperino e Pippo, su indicazione di un misterioso tizio incappucciato, stanno visitando il Castello dell’Oblio, a prezzo dei loro ricordi, che dovranno ricostruire nelle varie stanze per ritrovare Riku e il Re.
Intanto Riku si risveglia nell’ultimo piano sotterraneo del castello, dove si troverà ad affrontare l’oscurità che ha nel suo cuore rappresentata da Ansem.
Entrambe i ragazzi non sanno di essere finiti nelle grinfie di una misteriosa organizzazione…

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DIFFERENZE CON IL VIDEOGIOCO

Spoiler title
– Sono presenti solo questi mondi: Città di Mezzo, Agrabah, l’isola del Destino e Crepuscopoli per Sora. La fortezza Oscura e l’isola del Destino per Riku.
– Non vengono usate le carte per combattere (meno male).
– Non vengono menzionati il numero di piani del Castello dell’Oblio, tuttavia seguendo la storia del manga risultano molto inferiori all’originale.
– Vexen non combatterà mai nè con Riku nè con Sora.
– I combattimenti vengono vinti con un pizzico di strategia e veri e propri colpi di fortuna, o risolti in un unico colpo, specialmente nei casi di Riku.
– Sora non usa la magia ma, a differenza dell’opera precedente, qui usano gli attacchi Trinity (anche se con scarsi risultati). Rimane sempre comunque piú debole rispetto al videogioco.
– Il keyblade non viene evocato ma tenuto sempre con se. Invece l’Animofago, la spada di Riku, viene evocata e fatta scomparire come nella versione originale.
– Zexion appare molto piú giovane.
– Marluxia non utilizza cloni di se stesso per combattere con Sora all’ultimo piano.
– Marluxia trascina con se Naminé oltre la porta dell’oblio e non si unisce alla gigantesca macchina che usa per combattere con Sora nello scontro finale (come nel videogioco), ma imprigiona la ragazza in un gigantesco rovo con piante carnivore che rappresentano i suoi sentimenti.
– La serratura del Castello dell’Oblio non esiste.
– Zexion viene ucciso da Riku e non da Riku replica.

OPERE RELATIVE

Videogames
Kingdom Hearts
Kingdom Hearts: Chain of Memories
Kingdom Hearts II
– Kingdom Hearts Coded
– Kingdom Hearts Mobile
– Kingdom Hearts 358/2 Days
– Kingdom Hearts Birth by Sleep
– Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance
– Kingdom Hearts HD 1.5 Remix
– Kingdom Hearts X
– Kingdom Hearts HD 2.5 Remix
– Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue
Kingdom Hearts III

Manga
Kingdom Hearts
Kingdom Hearts II
– Kingdom Hearts Final Mix
Kingdom Hearts 358/2 Days

LINK inerenti alla serie

Materiale su “Kingdom Hearts” presente sul sito:

Altre opere di Shiro Amano presente sul sito:

RECENSIONI

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1 Commento
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Wizard09
Jonin
12 anni fa

Come nella serie precedente i disegni e le ambientazioni si avvicinano molto a quelle del videogioco originale, anche se rimane una componente demenziale e comica (a volte fuori luogo) questa volta piú marcata del primo capitolo. I mondi visitati da Sora, Paperino e Pippo sono molto pochi anche se essenziali per la trama a parte forse il mondo di Agrabah che in effetti mi ha fatto storcere un po’ il naso. Perché soffermarsi tanto sul ricordo della città di Aladin? Oltretutto senza alcuno scopo nella storia in quanto non accade nulla di così rilevante. Non si poteva a quel punto usare le pagine per qualcosa di meglio?! Anche se mi rendo conto che in due volumi non si poteva certo far visitare chissà quali e quanti mondi a Sora e Riku. Il tutto sarebbe diventato ridicolo e confusionario e scadere nel ripetitivo.
I combattimenti invece sono piú dinamici ma piena di siparietti comici a mio avviso inutili , un esempio è quando Paperino spara Blizard a tutta birra e Pippo si mette a pattinare per il campo di battaglia, oppure poco dopo usano la Trinity sul ghiaccio e finiscono slittando contro una colonna della sala con Axel che li guarda rassegnato… Il tutto decisamente in contrasto con Riku sempre tenebroso e che fa fuori i nemici con un colpo solo senza darci un assaggio delle sue abilità con un Topolino che interviene ad aiutarlo a volte con consigli sciocchi ed inopportuni.
Almeno possiamo dire che i punti chiave della storia rimangono inalterati e in alcuni casi anche nella loro drammaticità (strano ma vero) e se non altro questo manga ha il pregio di spiegare bene la storia e lo trovo adatto a chi non ha mai giocato al videogioco in quanto uscito solo per Game Boy Advence, naturalmente senza troppe pretese verso di esso.

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